domenica 16 marzo 2014

...e cosa sono, invece, gli Open Data?

Riporto qui, integralmente, il testo che ho predisposto per il portale dei dati aperti della Provincia di Roma e che trovate, appunto, nella pagina "Cos'è Opendata".

Gli "opendata" sono dati che possono essere liberamente scaricati, riutilizzati e ridistribuiti da chiunque, con l'eventuale necessità, in base alla licenza di pubblicazione, di citarne la fonte e di condividerli con lo stesso tipo di licenza con cui sono stati originariamente rilasciati. Ciò comprende la possibilità di combinarli con altre basi di dati, aperte e non, di aggregarli e in generale di utilizzarli come patrimonio informativo condiviso.

I dati, per essere veramente "open", devono essere disponibili in un formato utile e modificabile, privi di brevetti o altre forme di controllo che ne limitino la riproduzione. E' per questo che, rispetto a formati soggetti a copyright, si prediligono formati quali XML e CSV che non sono intrinsecamente legati ad eventuali forme di restrizione.

Riguardo i dati in possesso della pubblica amministrazione l'idea, con gli Open Data, è che questi dati debbano essere messi a disposizione di tutti coloro i quali vogliano consultarli o che vogliano utilizzarli per creare applicazioni e servizi. Liberare i dati significa quindi creare un meccanismo di trasparenza delle istituzioni, le quali consentono a chiunque di verificare quanto prodotto.

I dati liberi rappresentano inoltre uno strumento a disposizione delle aziende per lo sviluppo di soluzioni multimediali innovative, favorendo in tal modo l'economia. Le opportunità di business per le aziende si trasferiscono poi conseguentemente anche sui cittadini, che possono fruire di applicazioni e servizi non solo da parte della PA ma anche da parte di privati, magari direttamente sul proprio smartphone.

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